Moda e sport vanno a braccetto.
Basti pensare ai bauli firmati Louis Vuitton che conterranno le medaglie del torneo, completamente ricoperti di lussuosa tela monogram e foderati in pelle nera, mentre le medaglie riservate deii più talentuosi arriveranno dagli atelier di Chaumet, Gruppo LVMH.
Per ogni disciplina sportiva sono stati redatti misure e posizionamento di loghi e stemmi. L’Italia sarà vestita da Armani, eleganza in blu per le tute da podio, felpa con patch in raso W Italia, polo e t shirt omaggio alla bandiera con interno del colletto che riporta i primi versi dell’Inno di Mameli, giacche che portano stampate all’interno la prima strofa. Armani ha ideato anche una linea “olimpica” acquistabile sul sito del brand e nei multi brand da parte del grande pubblico.
La Francia si è avvalsa della collaborazione della maison Berluti con giacca da smoking blu scuro con baveri satinati e rigati in verticale dai colori nazionali, pantaloni monocromi e ginniche per lui, e gonne a portafoglio e mocassini in vernice per lei. Non mancheranno le divise realizzate dal designer della griffe streetwear Pigalle, Stephane Ashpool, concepite con Le Coq Sportif e pensate per ogni disciplina, motivi curvilinei ed ondeggianti che rappresentano il percorso lungo dei campioni.
Nike veste la Germania per le t shirt che spaziano-con un degradé-dal rosso al giallo brillante, molto pop, quasi da rave, mentre Alexa Fairchild ha disegnato le uniformi del Belgio, sinuose linee per felpe, joggers e sneakers in cui predominano bianco, giallo e rosso, che riprendono la bandiera belga.
Inglesi, scozzesi e gallesi saranno uniti nello sport olimpico grazie a Adidas con la consulenza stilistica della designer Lou Lewer, inno alla sobrietà dalla base navy con accenti rossi e bianchi, blocchi di colore della Union Jack su tutte le tenute delle varie discipline. Le divise americane di rappresentanza – cioè quelle per le cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi – sono state create da Ralph Lauren, tra accenti futuristici ed estetica college su blazer, bomber e jeans, quelle per le competizioni, invece, hanno scatenato la polemica. Immaginate da Nike per ottenere il massimo della performance, prevedono body con pantaloncini aderenti a metà coscia per lui, e body ultra-sgambato-per molti troppo-per lei. Nike si è difesa amputando la sgambatura,
L’Australia ha previsto per le cerimonie di apertura e chiusura blazer e pantaloncini corti per lui e giacca e gonna plissé per lei, colori verde e oro delle divise, prodotte da Sportscraft, gli stessi ripresi da Asics per le uniformi da performance a forte componente calcistica, visibile nel colletto delle t-shirt, con i colori tradizionali dello sport australiano e motivi ispirati alla pittura aborigena.
Il Portogallo, con il designer del brand brasiliano di streetwear Piet, Pedro Andrade ha creato le uniformi per la nazionale portoghese di skate, una canotta rossa con blocchi di verde acqua e blu, ideata a quattro mani con il brand brasiliano Cariuma e realizzata secondo i principi della sostenibilità. Le divise da skate, infatti sono il risultato di bottiglie di plastica riciclata con il risultato di un tessuto ultra-traspirante e ad asciugatura rapida. Il team canadese sfilerà con un dress code di Lululemon, la squadra di pallavolo della nazione avrà invece uniformi della start-up Left on Friday, che produce costumi da bagno e ha firmato il due pezzi rosso fuoco con top a fascia monospalla che le atlete indosseranno sotto rete. Rosso anche per le divise ufficiali, con stampe e intricati motivi, flora e la fauna del paesaggio canadese.
Puma veste la Jamaica, con colori nero, giallo brillante e verde elettrico, per accentuare il fisico degli atleti ed enfatizzare la loro bellezza in movimento per una nazione che vanta i runner più forti al mondo e per la quale è stato utilizzato un tessuto jacquard ingegnerizzato per ridurre il calore e consentire la traspirazione, così come la tecnologia thermoadapt che regolerà la temperatura corporea consentendo prestazioni ottimali.
Comments