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127ª EDIZIONE DI FIERACAVALLI VERONA

  • Immagine del redattore: Francesca Lovatelli Caetani
    Francesca Lovatelli Caetani
  • 8 nov
  • Tempo di lettura: 2 min

La 127ª edizione di Fieracavalli Verona, sul palco dell’ArenaFise, ha offerto momenti di grande riflessi

07 Novembre

 

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La 127ª edizione di Fieracavalli Verona, sul palco dell’ArenaFise, ha offerto momenti di grande riflessione sui temi del benessere del cavallo e del rispetto verso gli animali.


L’evento ha visto la partecipazione di esperti, atleti e attivisti impegnati nel recupero dei cavalli maltrattati, promuovendo una cultura di cura e sensibilizzazione che ha coinvolto il pubblico e gli operatori del settore.


Il primo appuntamento ha posto al centro dell’attenzione il progetto Islander Onlus e il suo innovativo programma Ri.Abilitiamoci, illustrando il grande lavoro di recupero di cavalli e asini vittime di maltrattamenti.


Nicole Berlusconi, fondatrice di Islander Onlus, ha spiegato: “Il progetto è nato con l’intento di dare una seconda possibilità a questi animali e come ogni singolo salvataggio rappresenti una nuova vita per l’animale e una crescita per chi lo adotta.


Grazie a progetti come Ri.Abilitiamoci e Compartiamo, vogliamo sensibilizzare la comunità sull'importanza di un rapporto sano e rispettoso con gli animali, in cui il benessere reciproco è al centro di ogni azione.


Il nostro lavoro non è solo un atto di amore, ma una vera e propria missione culturale".


Il secondo appuntamento, organizzato sempre grazie alla collaborazione con Islander Onlus, ha visto la presentazione del progetto "Compartiamo", nato dall’idea del cavaliere internazionale Luca Moneta, con l’obiettivo di unire il mondo dello sport agonistico con quello dell’etologia.

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Questo progetto propone una nuova visione dello sport equestre, in cui la performance non è separata dal benessere del cavallo, ma anzi, è strettamente legata alla sua salute mentale e fisica.


Attraverso l’etologia, si vuole migliorare la relazione tra cavallo e cavaliere, creando un ambiente in cui la performance non è separata dal benessere dell’animale.


Un importante contributo è stato dato anche dalla psicologa dello sport Elena Giulia Montorsi, che ha esplorato il ruolo della psicologia nel miglioramento della performance, senza compromettere il benessere di cavalli e cavalieri.


"La psicologia dello sport entra in gioco quando parliamo di ottimizzare le prestazioni senza compromettere il benessere di entrambi gli atleti: cavallo e cavaliere", ha affermato Montorsi.


"In Italia, il cavallo è riconosciuto come atleta, e quindi è essenziale comprendere come la psicologia possa contribuire a sviluppare una mentalità più consapevole e rispettosa verso l’animale, migliorando così la loro interazione."

 

Marco Di Paola, Presidente della FISE e vice Presidente del CONI, ha sottolineato l'importanza dell’impegno della Federazione nel promuovere una cultura di benessere per i cavalli, affermando:


"Per la FISE, il benessere del cavallo è una priorità fondamentale. Non ci limitiamo a sostenere iniziative che si occupano del recupero degli animali maltrattati, ma lavoriamo per diffondere una cultura di rispetto e cura che coinvolga ogni aspetto della relazione tra cavallo e cavaliere.


Ogni cavallo merita una vita dignitosa e questo impegno ci guida nelle nostre attività quotidiane e nelle collaborazioni con realtà come Islander Onlus, che fanno davvero la differenza."


In conclusione, il panel ha offerto una riflessione importante sulla responsabilità di ogni cavaliere e appassionato di equitazione nel trattare i cavalli con rispetto e consapevolezza.

 

 

 

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