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Immagine del redattoreFrancesca Lovatelli Caetani

Elogio della lentezza

Animale erbivoro, particolarmente lento
Lumaca striata

Condivisione, felicità per le cose semplici, pacatezza; sembrano questi i trend per una società che corre troppo veloce ed è fortemente stressata.

Tra gli under 30 siamo al 41esimo posto come felicità.

I giovani soffrono di ansia, complessi, problemi, mentre i piu' grandi vogliono cambiare vita e sono stanchi.Nessuno è piu' contento, ma sempre più insoddisfatto.

Un Rapporto ha analizzato la disuguaglianza globale della felicità, che risulta aumentata del 20% negli ultimi 12 anni. La Finlandia è il Paese che, per il settimo anno consecutivo si conferma la nazione con il più alto livello di felicità. Il Rapporto sulla felicità 2024 presenta una serie di contributi selezionati per fasce d’età, che in molti casi sono diversi dalla classifica generale. 


Tra i 15 e i 24 anni si dicono più soddisfatti della propria vita rispetto ai più anziani, ma solo in linea generale.

Dal 2019 a oggi il benessere dei ragazzi in questa fascia di età è diminuito in diverse parti del mondo. La Lituania risulta in cima alla lista per i bambini e i giovani sotto i 30 anni, mentre la Danimarca è la nazione più felice al mondo per quelli di età pari o superiore a 60 anni. I nati prima del 1965 sono, in media, più felici di quelli nati dal 1980. Tra i millennials (i nati tra il 1980 e il 1994), la soddisfazione per la vita diminuisce con ogni anno di età, mentre tra i boomer (i nati tra il 1946 e il 1964) accade l’esatto opposto: più passano gli anni e più si dicono soddisfatti. 


I millennials e la generazione z (i nati tra il 1996 e il 2010) si sono dimostrate le due categorie più propense ad aiutare gli altri nei momenti del bisogno. Le donne dichiarano invece una minore soddisfazione di vita rispetto ai maschi intorno ai 12 anni, divario che si allarga tra i 13 e i 15 anche grazie agli effetti della pandemia.


La lentezza non è sinonimo di manchevolezza; lo scrittore Luis Sepùlveda, autore di una favola, “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza”, arriva ad attribuire alla lentezza il valore di comportamento di rottura, gesto rivoluzionario, in un mondo dove tutto è troppo veloce. E dove il potere più grande è quello di decidere che cosa fare del proprio tempo. Forse se provassimo ad andare più lentamente, se guardassimo attorno a noi senza fretta, si vedrebbero più cose, si capirebbero di più le persone.

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